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Ti sei risvegliato nel lettino di una clinica. Hai perso la memoria, non sai chi sei né come tu sia giunto qui. Ma non temere: il rivoluzionario trattamento Mnemosyne, elaborato dall’Orphic Institute for Advanced Studies, ti aiuterà a recuperare i tuoi ricordi e a riappropriati della tua vita. Un Penny per i Miei Pensieri è un gioco narrativo senza master e senza dadi che consente ai giocatori di ricostruire collaborativamente le memorie dei propri personaggi ed i traumi che li hanno portati a rimuovere i loro ricordi. Alla fine del trattamento, i giocatori potranno decidere se mantenere la memoria recuperata o se dimenticare di nuovo, e questa volta per sempre, ciò che hanno scoperto.
Penny è uno dei giochi che nella mia carriera di giocatore di ruolo mi hanno causato un'epifania. è un gioco estremamente semplice, che permette di creare storie anche molto intense, e secondo me mostra chiaramente quanto in là possa spingersi un gioco di ruolo. Se siete abituati ai giochi di ruolo "tradizionali", in cui c'è un master e ogni giocatore muove il suo personaggio attraverso varie avventure beh, preparatevi a fare un'esperienza nuova. In Penny non c'è un master, ogni giocatore è un paziente che ha perso la memoria e insieme collaboreranno per recuperare i propri ricordi e scoprire chi erano e come hanno perso la memoria. E potrebbero scoprire di essere qualcosa di molto diverso da quello che si aspettavano, e che forse non vorrebbero essere.
Una particolarità molto interessante è il manuale: il primo capitolo, che spiega le regole del gioco, è scritto come delle istruzioni che il medico lascia ai pazienti, e lo si legge come parte del gioco, seguendo passo a passo quello che c'è scritto (tant'è che uno dei giocatori copre anche il ruolo del Lettore). è un'idea che ho trovato molto interessante, che permette di iniziare a giocare da subito senza perdere tempo a leggere il manuale. Si prendono le schede, le monete e via a giocare!
Meccanicamente il gioco usa dei penny per gestire gli scambi di informazioni tra i giocatori. Ogni personaggio recupererà un totale di tre ricordi, dove l'ultimo rappresenta il ricordo di come il paziente abbia perso la memoria e sia quindi arrivato all'istituto a farsi curare. Il gioco è estremamente collaborativo e prende dall'improvvisazione teatrale il concetto di "dì di si": il giocatore di turno inizia a raccontare cosa ricorda, e quando arriva ad un punto cruciale del ricordo, in cui ha preso una decisione significativa, dovrà interrompersi e chiedere aiuto a due degli altri giocatori. Questi gli suggeriranno due possibili scelte che può aver fatto in quel momento, e una delle due sarà quella vera, che il personaggio avrà effettivamente fatto. La sensazione che dà il gioco è di avere controllo su tutto tranne il proprio personaggio, e questo fa sì che le storie dei personaggi siano estremamente imprevedibili e sorprendenti. Come giocatore è meraviglioso vedere dove portano i contributi degli altri giocatori, il gioco insegna a fidarsi degli input altrui, e a costruire sui contributi di tutti.
In tutto il gioco si gioca in poche ore (in media una a partecipante), il numero ideale di giocatori è 4, ma funziona anche in 3 o in 5. Si può giocare anche via rete o via Google Hangout, anche se (almeno come play by forum) perde un sacco rispetto che giocarlo di persona.
Qualcuno di voi lo conosce? Ci ha mai giocato?