Debbo concordare con Velgarn, certi player hanno preso troppe cattive abitudini da certi giocacci digitali
Io me ne sto accorgendo facendo il DM per un giovinissimo gruppo (liv. 2/quasi 3, figurati), tra i più canonici, la formazione guerriero-chierico-ladro-mago (anche se forse si aggiungerà un 5°, ranger spero per loro).
Il ladro l'ha preso un ruolatore di vecchia data, mentre gli alti 3 sono in mano a dei novizi assoluti.
In pratica, mentre il chierico ed il mago sono abbastanza ben disposti ai tempi di una avventura vera (quindi con pianificazione, scoperte, acquisizione della conoscenza del mondo in cui si gioca, serate attorno al fuoco ed interazioni realistiche con gli npc), il guerriero è l'opposto. Ancora pensa con concetti come "farming", "first blood" e "spaco botilia amazo familia" (cosa che l'ha portato anche ad un passo dalla morte, ma no, meglio caricare SEMPRE a testa bassa
).
Possibile che i giovinastri d'oggi non riescano ad apprezzare la serietà nella simulazione
?