da manny » 26/08/2014, 8:31
a riguardo dell'ice bucket, disse natalino balasso su fb:
Mi dicono che si chiami "ice bucket challenge". Era partito con tanta gente comune che si tira secchiate d'acqua gelata in testa. Il tutto per "sensibilizzare" (oggi si dice così) la così detta opinione pubblica sul tema della SLA, malattia degenerativa, sulle cui cause non si sa ancora molto e per la quale sono stati messi a punto farmaci ancora privi di risposte precise. Uno di questi farmaci, detta in soldoni, diminuisce la quantità di glutammato nel sangue, altri agiscono su altre presunte cause. Per ora però è la ricerca che sta facendo il lavoro grosso.
La cosa si è estesa e qualcuno ha pensato di chiedere a personaggi famosi di fare altrettanto. Piano piano le persone comuni sono uscite dalle pagine dei giornali e dai siti celebri, per lasciare il posto ai preclari. E piano piano anche la SLA è scomparsa dai temi di discussione, che invece si sono spostati sul versante del "guarda quel personaggio com'è sensibile" oppure "guarda Shakira com'è figa".
Per inciso, va ricordato che della SLA, malattia annoverata tra i morbi rari, si è cominciato a parlare nella nostra nazione solo dopo che vi si sono ammalati ex calciatori famosi.
I personaggi celebri che partecipano a questa storia dei gavettoni gelati sono ormai talmente tanti che vien da stare tranquilli: se industriali, politici, ricchi generici, sono tutti così sensibili al tema della SLA, dunque non c'è problema, dunque faranno qualcosa per l'unico settore che ad oggi può darci una risposta, cioè per la ricerca, dunque tutti questi politici che hanno aderito volentieri all'idea di apparire sui giornali simpatici alla popolazione, avranno in mente di finanziare seriamente gli studi su questa malattia.
La realtà è però ben diversa. I parenti sono lasciati spesso soli in balìa della speranza. In molti siti leggo di persone che si aggrappano alla fede, l'unica cosa che gli è rimasta. Anche se, en passant, va ricordato che la Chiesa Cattolica si è sempre detta contraria all'unica ricerca seria che si può fare in questo campo: quella sulle cellule staminali.
Questa iniziativa, che nasce da intenzioni buonissime, rischia di diventare futile proprio come i gavettoni d'agosto.