Mia madre, scoprendo la mia passione malsana per i carciofini sott'olio, mi ha fatto il sopresone tentando di cucinare dei carciofi per cena perchè "ogni tanto bisogna mangiare qualcosa che fa bene" (frase tra l'altro completamente a caso visto che quando sono a casa coi miei mangio solo dei pomodori, dei finocchi e delle bistecche
).
Alla prima forchettata, brividi.
"Allora, come sono?", mi chiede la madre.
Ciò che vorrei dire [Lovecraft aiuta per questo genere di descrizioni]:
"TERRIFICANTI. Aborti nauseabondi e blasfemi usciti dagli abissi infernali, prole generata attraverso riti impuri nelle putride paludi di Oghobroghobog, la cui sola vista fa impazzire anche il più dotto degli uomini. Prima che la mia mente venga ottenebrata dalla follia e io mi abbandoni all'orribile suono dei flauti demoniaci, compirò l'ultimo gesto dettato dalla mia volontà purificando con le fiamme la cucina dall'empio e abominevole odore di cui queste mostruosità l'hanno impregnata. "
Ciò che dico:
"Insomma..."
Inutile dire che probabilmente si sarebbe offesa meno con la prima soluzione.
Però quegli abomini mi sono rimasti sul palato (e sullo stomaco). Domattina mi sa che vado in stazione prendo un Freccia per Roma vado a mangiare dei carciofi come si deve e torno in tempo per il tè delle 5