Uhm... parlando di animazione americana, occidentale, et similia... non posso che concordare con coloro che reputano Futurama un'opera di altissimo livello.
È vero che a primo occhio può sembrare più "stupido" rispetto a Simpson, Griffin & co.: sì, i Griffin sono gli artefici delle scenette senza senso per antonomasia, ma è anche vero che,
a prima occhiata, offrono quantomeno una "normale" famiglia americana impegnata in scene di vita quitidiana, mentre Futurama mostra alieni e robot in un improbabile futuro. Insomma, Futurama non fa la figura della "sit-com animata" come le altre serie citate, ma fa la figura del semplice "cartoon", al pari... che potrei dire, di Ben 10.
Tuttavia è proprio perché siamo su questo sito che sappiamo bene come NON giudicare un libro dalla copertina
Tant'è che, andando alla serie in sé, la sua genialità si trova facilmente: a partire dal fatto che le singole puntate
raccontano una storia, il che non è poco: certi episodi dei Griffin fanno ridere ma non hanno capo né coda, e certe volte dubito addirittura del fatto che le puntate abbiano una trama (non sempre, ovviamente, ma già mi stranizza che ci siano alcuni episodi in cui questo avviene); una cosa che reputo importante poiché già questo, ad esempio, mi piazza
"The Cleveland Show" sopra ai Griffin perché rido magari meno, ma almeno seguo una linea dall'inizio alla fine di quei 20 minuti davanti alla televisione. E Futurama fa proprio così: Fry viene sfrattato e deve andare a vivere da Bender? Ok, la trama è questa, e le gag che ci sono non vanno a scombinarla o a portarla fuori dal binario: quello succede e su quello si basa l'episodio, il tutto però raccontato in maniera divertente.
Alla fine la differenza sta qua: i Griffin possono raccontare una storia, ma puntano sulla gag; Futurama può mettere una gag, ma punta sulla storia. È solo una differenza di priorità, che può piacere o no. Nulla eclude che per qualcuno siano più importanti le risate che non la trama in sé (e posso anche capirlo, sono opinioni), e a quel punto sarebbe sacrosanta la scelta dei Griffin.
Una volta avevo intenzione di scrivere uno dei miei soliti polpettoni di ottocento pagine sul perché MLP piacesse, e a un certo punto avevo scritto che una serie ci risulta tanto più intelligente quanta più intelligenza (degli autori) riusciamo a cogliere nella loro opera. Spiegandomi meglio... se l'autore con la sua sceneggiatura riesce a farci intendere la sua sagacia, intelligenza, genialità, noi tendiamo a gradire maggiormente la serie con annessi e connessi. Che i Griffin non siano stupidi in senso assoluto è lampante, ma è altrettanto lampante che molta gente li consideri un prodotto inferiore ai Simpson: e dopotutto cosa ci trasmettono gli sceneggiatori ad ogni episodio? Risate grasse, uso abuatissimo della cutaway gag, trama esile e talvolta assente, volgarità. Che "genialità" si può trarre da tutto ciò? Nulla. E molta gente di riflesso malconsidera la serie come specchio di sceneggiatori non ispirati... e dunque tutto il cartone diventa non ispirato di per sé. Di contro, guardando — ad esempio — i Simpson si ha spesso e volentieri la sensazione di trovarsi davanti ad un prodotto realizzato da gente colta e intellettuale: le metagag che prendono in giro il modo stesso di fare gag (indimenticabile l'assassino che tende un filo tagliente fra due alberi per uccidere Homer quando passa con la macchina, lui resta illeso e il padre di Milhouse sta per passare agitando in aria un panino lamentandosi del fatto che non gli fosse stato tagliato... uno pensa "ora la gag sta nel fatto che il filo gli affetta il panino e lui se ne rallegra"... e invece no!, perché il filo gli trancia non il panino, ma va più in basso e gli amputa tutto il braccio, lasciando disorientato, ma impressionato, il telespettatore), trame solide, morali non banali, conflitti interiori ed evoluzione dei personaggi, scene affettuose e commoventi.
Con tutto ciò, notate sempre che ho usato il verbo "sembrare": tutto si basa sull'impressione che si riceve dal prodotto, ed è innegabile che le impressioni siano queste: poi nessuno nega che magari gli sceneggiatori dei Griffin siano altolocati plurilaureati che stanno solo sperimentando delle ardite tecniche narrative che noi non cogliamo. Fatto sta che, nella maggior parte dei casi, il primo impatto è questo.
E Futurama ricade facilmente nella stessa categoria dei Simpson: quello che il telespettatore trova davanti è intuito come frutto di uno sceneggiatore con acume e arguzia, che sfrutta al 100% l'atmosfera futuristica per inserire una trama solida quasi da vero telefilm fantascientifico, condito però con gag raffinate (vari i riferimenti al campo scientifico-tecnologico), relazioni fra personaggi costanti e comunque in evoluzione (Fry e Leela), momenti commoventi. Insomma, Futurama non è basato SOLO sulla risata: lo scopo principale dell'autore non è quello di tenere impegnato lo spettatore con un sorriso ebete per 20 minuti, ma quello di raccontare una storia e sapere, dunque, qual è il momento di far ridere e quale no. Bender che rapina dei bambini può essere un momento buono per ridere, Fry che viaggia nel tempo fino alla fine dell'Universo e si strugge per la scomparsa di Leela non lo è, ed è reso come tale.
Tant'è, giusto per chiudere con un piccolissimo sviamento... preferisco sit-com come "How I Met Your Mother" per lo stesso motivo: raccontano una storia (qui addirittura continua), sanno inserire delle gag non forzatamente... e non cercano in OGNI momento di farti ridere. Se una cosa è divertente è ok, ma ci sono dei momenti in cui anche loro sanno fermarsi e mandare avanti solo ciò che deve andare avanti in quel momento: tristezza momentanea, commozione, o la storia in sé. Poi si torna alle risate come prima, ma già quei 60 secondi fanno la differenza.